Claudia Megrè: “Vi racconto Tatuami. L'amore è rock”
Vai al contenuto

Esclusiva MusicBox, Claudia Megrè: esclusa da Sanremo, ma che successo!

Claudia Megrè.

Protagonista con la sua Tatuami dello spot Coconuda, andato in onda durante Sanremo, Claudia Megrè sta scalando le classifiche e conquistando il popolo del web. Le sue parole in esclusiva a MusicBox.

E’ la ragazza del rock ad aver affascinato il popolo di Sanremo e del web, anche se durante la kermesse ligure non è mai salita sul palco dell’Ariston. Eppure la storia è questa, affascinante e incredibile, clamorosa in quanto assolutamente semplice. Esclusa dal Festival, categorie Nuove Proposte, la voce di Claudia Megrè – il “cognome” è d’arte ed è ispirato da Megrez, una stella dell’Orsa Maggiore – ha riempito di colore le case degli italiani durante gli spot Coconuda in rotazione nelle pause pubblicitarie di Sanremo. E ha ipnotizzato un popolo intero, da nord a sud, da Milano alla sua Napoli, mandando in tilt i motori di ricerca online e unendo in un corale verdetto l’intero stivale: il suo brano, Tatuami, è stato per molti il migliore trasmesso nella cinque giorni sanremese.

Uno spartito lungo vent’otto anni racconta la vita di Claudia, chitarrista, autrice e compositrice. All’età di cinque anni ha iniziato a studiare pianoforte, chitarra e canto, poi nel 2000 si è dedicata a un tour di esibizioni in Italia e nel mondo (Sidney, Melbourne, Londra, Las Vegas…tappe, verrebbe da dire, nel destino di ogni grande artista) con cover legate al repertorio leggero italiano a quello classico napoletano, dal jazz blues a quello bossa, dalla dance music al rock.

Il rock, appunto, vestito che Claudia si sente cucito addosso, o meglio tatuato – per immergersi letteralmente nel testo del “singolo di Sanremo” – sulla pelle. E che ha convinto i giudici di The Voice of Italy, talent che l’ha vista protagonista in tv nel 2014: inizialmente lei, la sua chitarra e We You Were Here dei Pink Floyd, brano leggendario per la sua malinconia dedicato dalla band britannica all’indimenticato Syd Barrett, ma che Claudia è riuscita a proporre sul piccolo schermo, con successo, in una versione quasi “felice”, o – mettiamola così – felicemente aggressiva. Rock, appunto.

L’esperienza televisiva nel talent griffato Rai 2, dalla sua formazione al successo di Tatuami, nella settimana post Sanremo Claudia si è raccontata ai nostri microfoni. Un’intervista fiume, limpida quanto la simpatia trasmessa in un quarto d’ora di emozioni, ricordi, contenuti veri e novità. Insomma, quindici minuti rock.

Claudia, com’è cambiata la tua vita dall’esperienza di The Voice of Italy?
Faccio musica da tanti anni, è una passione che ho da sempre, scrivo canzoni da quando ne avevo undici, suono la chitarra da quando ero bambina. Oggi sono iscritta al conservatorio e la musica è diventata per me anche argomento di studio. ‘The Voice’ è stata una bellissima opportunità ma allo stesso tempo un passaggio della mia vita arrivato in un momento molto particolare, dedicato alla scrittura, alla voglia di scrivere. Arrivavo in realtà da esperienze in radio, nei live e da un anno segnato da un riscontro molto intenso sul web per un feat realizzato insieme a Gue’ Pequeno dei Club Dogo e una cover che ho proposto in chiave rock. Sentivo crescere l’affetto dei fan. ‘The Voice’ mi ha permesso di portare la mia musica in televisione. Da quel momento si sono aperte altre esperienze come il format ‘Ancora Volare’ e un programma radiofonico su Rai Radio Due. L’esperienza di ‘The Voice’ mi ha formato e mi ha permesso di continuare a fare questo lavoro in modo sì dignitoso, ma con un po’ più di esposizione mediatica”.

[jwplayer mediaid=”4651″]

Con quali brani sei cresciuta e ti sei formata professionalmente?
Ho ascoltato tantissima musica d’autore italiana. Credo che sul piano autorale e cantautorale l’Italia sia imbattibile. Lo è a tutti i livelli. Il cantautorato è proprio del nostro Paese, la ricerca del testo, la particolarità dei contenuti; in passato ha avuto un’intensità e uno spessore difficili da ritrovare nei testi di oggi. Sono cresciuta con le note e le parole di Lucio Battisti, di Lucio Dalla, De Gregori e De Andrè. Sono autrice dei miei testi, da sempre, fin da bambina. Ho iniziato a scrivere ascoltando tanta musica d’autore. Parlando di gusti musicali sono sempre stata affascinata dalle sonorità unplugged… Ho ascoltato moltissimo i Pink Floyd, i Led Zeppelin, i Rolling Stones, mi piacciono Janis Joplin e Cyndi Lauper… Tuttora ascolto i Beatles: penso siano super-innovativi e che abbiamo trasmesso idee importanti al panorama della musica internazionale; i loro brani sono veri e propri evergreen”.

Ricordi il primo testo che hai scritto?
Avevo undici anni, ero tornata da un viaggio all’estero, in Australia, perché mio padre lavorava lì. Con gli occhi di una bambina guardavo il mappamondo un po’ stranita. Mi sorprendevo nel trovarmi dall’altro lato del mondo mentre i miei amici e i miei parenti erano in Italia. Quelle idee sono entrate nella mia piccola testolina e lì ho iniziato a scrivere. Scrivevo poi durante i compiti in classe, quando avevo l’ispirazione… Posso dire di aver iniziato a scrivere sui banchi di scuola”.

Qualche anno dopo è nata Tatuami
‘Tatuami’ è una canzone a cui sono molto legata. Si dice che i figli siano tutti uguali, però ‘Tatuami’ per me è differente. E’ una canzone che ho scritto con l’anima un anno e mezzo fa insieme a Giuseppe Di Tella, autore con cui ho composto anche la musica. Ho cominciato a scrivere il testo un giorno, in studio… Avevo voglia di scrivere qualcosa che restasse negli occhi come l’effetto che hanno le fotografie. Quando decidi di farti un tatuaggio? In un momento particolare della vita, quando vuoi che quell’attimo ti venga inciso addosso, sulla pelle, per riviverlo sempre. Giuseppe ha cominciato a suonare il pianoforte, io a scrivere il pezzo di getto. Ci tenevo tantissimo a realizzare un brano in cui gli altri si potessero identificare e che avesse un effetto fotografia da portare negli occhi per sempre; volevo che tutti potessero beneficiare di questa ispirazione. Oggi vedere sul web ‘Tatuami’ e il successo che sta avendo è per me la più grande vittoria. In tanti mi scrivono… Sto vivendo questa fase della mia carriera in modo molto intenso”.

Quale messaggio d’amore hai voluto trasmettere con Tatuami?
Oggigiorno in Italia non esiste più la vera musica rock. Il rock una volta era anche uno stato culturale, politico e sociale. Era tutto vissuto differentemente, c’erano sogni e ideali. Oggi invece ci troviamo di fronte a una super-inflazione della parola rock. Nel scrivere ‘Tatuami’ ho pensato: cos’è rock? Rock è qualcosa di pazzesco, di vero, rock è come la pietra, è qualcosa che non riesci a scalfire ma che ti dà sensazioni belle, intense. Basta poco per fare il rock, bastano pochi strumenti, è tutto vero, non si bara. Ho pensato: cos’è oggi rock nella vita? Nella vita è rock chi ha la propria personalità, chi sa dire la sua…nella vita di rock c’è l’amore. L’amore è rock perché è puro: ‘quando ami al cuor non si comanda’ purtroppo non è un detto, è una realtà. L’amore è rock ‘n’ roll perché quando ami te ne freghi del colore della pelle della persona che hai di fronte, di come la pensa, di quello che dice. Da qui nasce il messaggio bellissimo di ‘Tatuami’”.

L’amore è presente nella tua vita?
Io amo la musica e le persone che mi seguono. Li amo follemente. Sono al servizio di questa mia passione che ormai è diventata una missione: voglio continuare a scrivere canzoni che siano in grado di emozionare e di lasciare qualcosa in chi le ascolta. Un po’ come il cantautore”.

Photo Claudia Megrè III (1)Darai seguito a Tatuami con un progetto discografico?
Tra qualche mese, prima dell’estate, uscirà un album chiamato appunto ‘Tatuami’. E’ già pronto e conterrà una collaborazione con un grandissimo cantautore italiano. Oltre a ‘Tatuami’, brano che firma la pubblicità ‘Coconuda’, sarà poi presente una canzone realizzata per una campagna pubblicitaria del brand ‘THUN’ per San Valentino, intitolata ‘Dedicato A Te’. Ci sarà infine una versione spagnola di ‘Tatuami’ proposta in tutta un’altra sonorità, con un mondo sonoro differente”.

In conclusione, cosa pensi della qualità dei brani presentati quest’anno a Sanremo?
E’ stato un Festival veloce, sorridente, solare… Non posso esprimermi però sui brani, giudicarmi e giudicare i colleghi non è un compito che mi spetta. Sono contenta che le persone del web abbiano eletto ‘Tatuami’ vera rivelazione di Sanremo: lascio a loro il giudizio. Sono contenta che il mio brano sia stato menzionato da grandi giornalisti e sia stato apprezzato dal grande popolo di internet. Anche ‘Tatuami’ è riuscito ad avere un po’ di spazio”.

Si ringrazia Claudia Megrè per la simpatia e la cortese disponibilità.

Riproduzione riservata © 2024 - NM

Sanremo

ultimo aggiornamento: 23 Giugno 2016 18:32